Il trattamento del paziente covid 19 e l'importanza della nutrizione clinica - Le linee guida Espen
“La diagnosi e il trattamento della malnutrizione dovrebbero essere considerate nella gestione dei pazienti affetti da COVID-19 in modo da migliorare la prognosi a breve e lungo termine” (ESPEN).
La società europea per la nutrizione clinica e il metabolismo (ESPEN) ha riportato 10 raccomandazioni che sarebbe opportuno seguire nell’ambito della gestione della nutrizione del paziente COVID-19:
- Valutazione della malnutrizione
- Ottimizzazione dello stato di nutrizione: i soggetti che soffrono di malnutrizione dovrebbero essere seguiti da professionisti
- Integrazione con minerali e vitamine: i soggetti malnutriti dovrebbero ricevere un’integrazione di Vitamina A, vitamina D e altri micronutrienti.
- Attività fisica regolare: i pazienti in quarantena dovrebbero eseguire un’attività fisica regolare, seppur moderata e con le giuste precauzioni.
- Utilizzo di supplementi nutrizionali (ONS): gli ONS dovrebbero essere utilizzati quando non è possibile andare incontro alle richieste nutrizionali dei pazienti con la semplice dieta.
- Nutrizione enterale: nei pazienti per cui non è possibile raggiungere i fabbisogni giornalieri tramite la dieta orale è necessario utilizzare la dieta enterale. La nutrizione parenterale dovrebbe essere considerata quando non è la nutrizione enterale non è sufficiente.
- Nutrizione medica in pazienti non intubati: se non è possibile raggiungere adeguati livelli di energia tramite la dieta bisogna considerare l’utilizzo di supplementi orali e, se necessario, della nutrizione enterale.
- Nutrizione medica in pazienti intubati (I): la nutrizione enterale dovrebbe essere iniziata tramite sondino naso-gastrico; il tubo di alimentazione post piloro dovrebbe, invece, essere utilizzato in pazienti con intolleranza gastrica post trattamento procinetico o in pazienti ad alto rischio aspirazione.
- Nutrizione medica in pazienti intubati (II): per i pazienti che non tollerano la nutrizione enterale bisognerebbe passare alla nutrizione parenterale.
- Nutrizione medica in pazienti post intubazione con disfagia: post intubazione bisognerebbe considerare l’utilizzo di addensanti o modificatori di consistenza. Se la deglutizione comporta rischi per la salute considerare la nutrizione enterale.
L’intervento nutrizionale dovrebbe essere considerato una parte integrante dell’approccio ai pazienti affetti da Sars-CoV-2, sia durante la preparazione dell’intubazione, che nel reparto di medicina interna così come durante l’assistenza sanitaria.
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Non bisogna dimenticarsi, inoltre, che esistono una serie di pazienti fragili, tra cui i pazienti affetti da patologie neuro-degenerative, che necessitano di un approccio multidisciplinare per poter combattere al meglio questa patologia. Solo in questo modo è possibile continuare a garantire una qualità della vita non solo accettabile, ma anche buona.
Leggi l’articolo a questo link: Impact of the COVID-19 Pandemic on the Quality of Life of Patients with Parkinson’s Disease and Their Caregivers: A Single-Center Survey in Tochigi Prefecture – IOS Press